Coronavirus: le misure precauzionali di tante aziende nel mondo

Molte società di tutto il mondo stanno prendendo misure precauzionali per contrastare i rischi del coronavirus.

Le borse europee, dopo la pesante flessione di lunedì, ieri hanno invertito la rotta, mettendo temporaneamente tra parentesi i rischi dell’ impatto del coronavirus sull’economia globale. Il commento flash di una tra le più importanti società svizzere di gestione di patrimoni segnala che sta monitorando attentamente la situazione del coronavirus e crede che il governo cinese sia più preparato, agisca in modo più deciso e comunicando in modo più completo rispetto allo scoppio della SARS nel 2003.


Nel frattempo molte società di tutto il mondo stanno prendendo misure precauzionali per contrastare i rischi del coronavirus. Alcune di queste decisioni si ripercuoteranno sui conti aziendali se si protrarranno per lungo tempo.

Starbucks ha chiuso 2000 punti vendita in Cina. Carnival Corporation e Royal Caribbean hanno cancellato nove crociere in partenza dalla Cina nel periodo compreso tra il 25 gennaio ed ‪il 4 febbraio‬. I clienti verranno rimborsati del biglietto con impatto sui conti delle societa’.
Tesla e’ fortemente esposta nell’area con un peso per l’82.5% delle vendite alla clientela retail.
IMAX ha sospeso la proiezioni di film nei Cinema con forti perdite che al momento ammontano a 60 milioni di USD e che potrebbero arrivare a 200 milioni di USD.
Aeon – catena di supermercati Giapponese – si aspetta un dimezzamento delle vendite dei supermercati esposti all’area coinvolta dal Coronavirus.
Nvidia ha interrotto tutti i voli di lavoro del personale in Cina e ha proposto ai suoi lavoratori a lavorare da casa. Stessa decisione da Sun Life Financial e da Facebook.
Cresce il numero di societa’ che stanno chiudendo (temporaneamente) l’esercizio di attivita’ aperte al pubblico. Tra queste Yum China Holding, che gestisce Pizza Hut e KFC, Fast Retailing, McDonalds, Walt Disney, Nitori Holding etc.

La diffusione del virus, la sua penetrazione e le tempistiche necessarie per debellarlo saranno informazioni chiave per valutare l’impatto economico di questa nuova epidemia sui conti di moltissime societa’ globali.

Pietro Bucolia

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Pietro Bucolia

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